2013: I MIEI LAVORI al centro culturale zerouno
fondazione de nittis di barletta

Paolo Beretti guarda la realtà che lo circonda e la modifica artisticamente, senza mai volersi inserire in un ambito definito e protetto si destreggia tra astrazione e figurazione, entrambi espressi singolarmente, senza mescolanza di generi.

Avvolti da un’atmosfera quasi trasognata resa da una rarefatta visone,  i protagonisti di Beretti che sono volti e sguardi sempre e tutti monocromatici paiono ricordare l’iconologia del passato che risuscita e viene ri-attualizzata grazie a creazioni piccole di dimensioni aggraziate nei dettagli e sorprendenti nella resa finale; il bianco e il nero sono protagonisti di un’arte che ci regala una visione malinconica della realtà e, ad enfatizzare questo effetto, la scelta dello sfocato, del contorno inafferrabile, elemento distintivo di un’arte in continua sperimentazione e ordinaria evoluzione.

Ogni sua opera ha ‘quel qualcosa che resisterà nel tempo’, intrisa del mistero di persone che si palesano in atmosfere rarefatte, una pittura che scende in campo per interrogare e interrogarsi, senza pretesa di proclamare qualcosa, ma che apre orizzonti, scava dentro la vita, lasciando sempre porte aperte al dialogo, alla comprensione. Un’arte incuriosita da tutto attraverso l’utilizzo libero di più stili per ‘inseguire l’emozione che occorre esprimere in modi differenziati’ come lo stesso artista scrive.

Anna Soricaro, 2013